Non esiste una ricetta universale, in ogni parte d’Italia c’è una tradizione diversa, ma il sapore del piatto in questione è così tipico e patriottico che basta una solo foto per capire che è un vero MADE IN ITALY.
L’etimologia della parola ha le sue basi nel francese ragoût, sostantivo derivato da ragoûter, cioè “risvegliare l’appetito”, e originariamente indicava dei piatti di carne stufata con abbondante condimento
che era usato per accompagnare altre pietanze: in Italia, divenne l’accompagnamento tradizionale per la pasta nei giorni di festa.
Già…ma quanti tipi di ragù esistono?
C’è chi la fa solo con un tipo di carne, chi mette l’aglio, chi il rosmarino, chi usa carne di cervo o cinghiale e chi la carne di agnello.
Personalmente ne conosco di 5 tipi, ed appartengono tutti all’Italia: il ragù napoletano, il ragù bolognese, il ragù toscano, ragù calabrese e il ragù barese.
In questa ricetta realizzeremo il ragù napoletano ma con una variante, l’assenza della carne di maiale. Ho deciso di utilizzare esclusivamente carne di vitello, ottenuta dal quarto posteriore, quindi anche abbastanza magra.
Ingredienti per il sugo
x 2 persone
250 Gr di carne di 1° taglio semi magra (noi abbiamo utilizzato il girello, ma voi potete utilizzare anche altri tagli)
500 ml di salsa di pomodoro
1 Carota
1 Cipolla rossa
1/2 spicchio di Aglio
Olio extravergine d’oliva q.b.
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Peperoncino fresco q.b.
Sale fino
Per la pasta
200 Gr di Tortiglioni pasta Armando
Procedimento
Piccolo accorgimento: siccome questo tipo di carne è magro, si consiglia di non togliere il grasso altrimenti si asciugherà troppo e risulterà difficile da masticare.
Per prima cosa pulite le verdure (carota, cipolla, aglio) e tritatele finemente.
Prendete una pentola antiaderente, aggiungete una generosa quantità di olio extravergine d’oliva e fate rosolare le verdure. Nel frattempo tagliate a pezzettoni la carne e appena le verdure risultano ‘bionde’ (rosolate)unite la carne. Fate rosolare la carne a fiamma media per 5/7 minuti circa. Sfumate con vino bianco secco e lasciate evaporare per 2 minuti. A questo punto unite la salsa di pomodoro e fate cuocere per 2 ore circa mescolando di volta in volta. Dopo 1 ora aggiungete il sale e il peperoncino fresco tagliato a pezzetti.
(Sapete come si fa la salsa di pomodoro?)
Ve lo spiego in pochissime righe.
Non serve necessariamente il trita pomodori. Per ogni kg di pomodoro otterrete una media di 40 ml di passata. Quindi valutate voi quanta farne.Gli ingredienti sono: pomodori maturi, acqua, sale e basilico . Lavate bene i pomodori. Metteteli in una pentola capiente, aggiungete un po’ d’acqua e aggiungete il sale.
Cuocete i pomodori a fuoco basso senza coperchio, mescolando con un cucchiaio di legno. Quando saliranno a galla e l’acqua inizia a bollire lasciate cuocere per almeno 30 minuti. A questo punto scolateli e passateli con il passa verdure. Distribuite la salsa ancora calda nei barattoli sterilizzati, unendo a piacere qualche foglia di basilico, e richiudete i barattoli. In una pentola capiente unite tutti i barattoli di salsa, aggiungete l’acqua e fate bollire per 1 ora circa. Salsa pronta.
È arrivato il momento di cuocere la pasta. Non c’è bisogno neanche di dirlo, per avere un primo piatto di buona qualità serve soprattutto una pasta di qualità. Noi utilizziamo pasta Armando (grano 100% Italiano ed è una garanzia perché non utilizza pesticidi né tanto meno glifosati). Quindi fatela cuocere in acqua salata, scolatela al dente e versatela nel sugo (precedentemente togliete la carne, lasciandola da parte). Mantecate per 2 minuti e servite caldissima. Qui si potrebbe aprire il capitolo dei formaggio grattuggiato sopra. C’è chi lo preferisce 3 chi no! A me piace assaggiare la prima forchettata senza e poi aggiungerne come se cadesse neve!!!